Musica popolare e musica colta per un workshop che si concluderà con una festa di “stornellatori”. Appena possibile.
Si è parlato di Diego Carpitella e dei suoi studi etnomusicologici, partendo da un’intervista che gli venne fatta da Maurizio Agamennone un po’ di anni fa, nel workshop a distanza che stiamo tenendo con importanti studiosi e i musicisti del gruppo de I Trillanti – Musica Popolare.
La discussione sulle basi teoriche, fondate sulla lezione di chi ci ha insegnato a indagare nel mondo della musica popolare per arrivare all’anima delle comunità, si può fare anche a distanza. Dopo le lezioni di Maurizio Agamennone, nei giorni scorsi è cominciato il ciclo affidato a Giuseppina Colicci, poi toccherà a Serena Facci. Una seduta si terrà dal vivo, non appena possibile, all’Istituto superiore dei beni sonori e audiovisivi di Roma.
Intanto i Trillanti continuano le loro perlustrazioni musicali, cuore di questa prima fase del progetto dell’Associazione Gottifredo, coordinato da Antonio D’Antò e Luca Salvadori, e a cui partecipa anche un giovane dottorando di ricerca, Matteo Cialone.
Il lavoro di ricerca, catalogazione e elaborazione delle musiche, dei balli, dei canti di Alatri e di questa nostra parte di Ciociaria,sarà seguito da un’elaborazione “colta” con e per un ensemble formato per l’occasione e composto da giovani musicisti dei conservatori italiani.
Se poi andrà davvero tutto bene, ci sarà anche una presentazione pubblica con un’altra novità: un raduno di “stornellatori” per festeggiare tutti insieme, come si faceva una volta.
Con il contributo della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale
(16 aprile, 2020)